Abbazia di San Fedele a Poppi
La Badia (o Abbazia) di San Fedele a Poppi con l'annesso monastero vallombrosano risale al XII secolo ed è uno dei complessi architettonici di Poppi più importanti per la storia e l'arte del luogo. Dal monastero di San Fedele, adiancente alla chiesa, soppresso nel corso dell'ottocento, proveniva San Torello da Poppi, monaco Vallombrosano e patrono di Poppi, del quale ancora oggi si conserva all'interno della Chiesa un prezioso busto reliquiario in oro ed argento, capolavoro di oreficeria sacra. Per chi salga a piedi a Poppi, attraverso l'antica salita medievale, sarà impossibile non notare la Badia di San Fedele, tipico edificio dei monaci vallombrosani, con pianta croce latina, navata unica, soffitto ligneo e tre cappelle.
L'interno della badia è stato notevolmente rimaneggiato nel tempo, ma grazie all'ingegnere aretino Giuseppe Castellucci nel primo novecento ha diretto ha fatto restaurare la chiesa, oggi la possiamo ammirare nel suo spetto pressochè originale, più o meno come doveva apparire in epoca medievale. Le opere contenute all'interno della badia di San fedele formano un piccolo museo d'arte sacra, nel quale sono custoditi una Madonna con Bambino e due angeli del cosidetto Maestro della Maddalena, la della Madonna con Bambino di Jacopo Ligozzi, un grande Crocifisso di maniera giottesca, tempera su tavola del XIV secolo, raffigurante il Cristo con il capo piegato.
Inoltre i conserva un San Benedetto in trono tra San Bernardo e San Michele di Carlo Portelli, olio su tavola del XVI secolo. Una delle opere più preziose contenute all'interno della Badia è di mano di Franceso Morandini detto "il Poppi", prezioso artista nativo del luogo, e raffigura il Martirio di San Giovanni Evangelista mediante un "bagno" d'olio bollente in un pentolone, bellissimo olio su tavola del XVI secolo. Si tramanda che le tre donne che portano la legna raffigurate nel dipinto abbiano i volti della madre e delle sorelle del Morandini.